Pamar è sempre stata pioniere nel proprio campo: non ha mai avuto paura di avventurarsi in territori inesplorati del design, percorrendo strade che portassero a prodotti in cui bellezza e praticità si coniugassero. Si tratta di un sentiero spesso lungo e difficile, non economico, ma di certo destinato alla consacrazione del risultato.
Questa scelta è motivata dalla consapevolezza e conoscenza di ciascun materiale con cui Pamar decide di lavorare: prima fra tutti la zama.
Da qui, grazie alle molteplici e proficue collaborazioni con architetti e designers, Pamar ha riconosciuto la trasversalità della stessa, non trattandola più come un’officina meccanica ma come un laboratorio artistico. Il designer orafo Giorgio Vigna scolpisce gioielli, togliendo materia e svelandone inattesi cromatismi (“Pepita” e “Gemma”), mentre la maestra d’arte Alba Lisca disegna gioielli mossi dall’aria, trattenendo la dinamica dei fluidi in una mano (“Gea” e “Nautilus”).
Pamar has always been a pioneer: it has never been afraid to explore unknown areas of the design, looking for solutions where both beauty and practicality can be combined. It’s often a long and difficult trail, not inexpensive, but sure leading to the affirmation of the result.
This choice is explained by the awareness and knowledge of each material Pamar decides to work with: first of all, zamak.
From here, thanks to the many and fertile partnerships with architects and designers, Pamar recognized the transversality of the metal, no longer treating it as a mechanical workshop but as an artistic laboratory. The goldsmith designer Giorgio Vigna sculpts jewels, removing matter and revealing unexpected colors ("Pepita" and "Gemma"), while the art master Alba Lisca designs jewels moved by the air, holding the dynamics of fluids in one hand ("Gea "And "Nautilus").
Nei primi anni 2000, Pamar presenta progetti iconici nell’ambito del design del prodotto. Materiali sconosciuti e inusuali come sughero, vetro di Murano e ceramica vestono pomoli e maniglie firmati da J. Morrison, R. Dordoni e G. Guillaumier, mettendoli sotto i riflettori delle riviste (Domus, Interni, Ottagono) ed eventi più importanti del settore (ADI Design Product, Interzum Award, Frame Awards).
Non abbandona la storica unione tra pelle, cuoio e zama, continuando ad alimentarla con una vasta gamma di prodotti rivestiti o con inserti in pellame italiano, disegnati dall’architetto Giuseppe Bavuso, che abitano le cabine armadio più esclusive.
Dall’altra parte, Pamar approfondisce la lavorazione del vetro con i maestri del settore, includendo nella sua produzione finiture in vetro extra chiaro, fumé o texture di varie colorazioni.
In the early 2000s, Pamar presents iconic projects of product design. Unknown and unusual materials such as cork, Murano glass and ceramic dress knobs and handles designed by J. Morrison, R. Dordoni and G. Guillaumier, placing them in the spotlight of the most important magazines (Domus, Interni, Ottagono) and events (ADI Design Product, Interzum Award, Press Frame).
Pamar does not abandon the historic union between leather and zamak, enhancing it with a wide range of products covered by leather or with leather inserts, designed by architect Giuseppe Bavuso, inhabiting the most exclusive walk-in closets.
On the other hand, Pamar deepens glass manufacturing together with the masters of this material, including in its production new finishes in extra-clear glass, “fumè” or colored textures.
Cosa riserva il futuro? Il segreto è sicuramente quello di non fermarsi mai.
La società continua a rinnovarsi pur mantenendo la propria storicità. Pamar strizza l’occhio a nuove collaborazioni nonché alla modernità e abbraccia la causa ambientale, riducendo i propri scarti inquinanti, sostituendo le vernici a solventi con basi all’acqua e presentando un nuovo packaging in cartone riciclato.
What does the future hold? Surely, never taking a break is the secret.
The company continues to renew itself, while maintaining its historical authenticity. Pamar winks at new collaborations as well as modernity, and embraces the environmental cause by reducing its own polluting waste, replacing solvent-based paints with water-based bases and presenting a new packaging mad eof recycled cardboard.